Talk:Online P300 and ErrP recognition with BCI2000

From AIRWiki
Revision as of 09:42, 30 April 2008 by AndreaSgarlata (Talk | contribs)

Jump to: navigation, search

MODIFICHE DA EFFETTUARE AL PLUGIN

Il sistema attualmente è composto da un plugin che si occupa di inviare i dati tramite pipe ad un altro modulo che fa parte dell'intero sistema di BCI2000.

Per ottenere una corretta temporizzazione del sistema di BCI2000 abbiamo sfruttato il fatto che il plugin è più lento nell'invio dei dati rispetto all'intero sistema BCI2000. Infatti si è deciso di inviare tramite plugin una quantità di dati costante pari a 1/16 di secondo, nonostante che, i dati ricevuti dal plugin non sono un valore costante ma variabile intorno ad un certo valore medio, monitorando nel frattempo l'accumulo medio di campioni. In questo modo ogni invio di dati rappresenta il trascorrere di un tempo prefissato che è in media è 1/16 di secondo.

Test effettuato:

- freq. campionamento: 128Hz

- numero campioni per blocco dati da 1/16 di secondo: 8

- visualizzazione accumulo medio ogni 10 chiamate al plugin

- visualizzazione numero blocchi di dati inviati ogni 10 chiamate

Risultati:

Plugin.jpg

- come mostrato in figura si può vedere che l'accumulo medio varia da 1 a 0 campioni (accumulo calcolato come il numero di campioni rimanenti in memoria dopo l'invio di un blocco dati) - il numero di blocchi inviati varia da 1 a 2 blocchi con una media di blocchi ogni 10 chiamate leggermente inferiore a 2 (nella schermata specifica 1.71). Nell'esempio sono stati inviati circa 14 campioni che equivalgono circa a 109 msec di dati.

- il variare del numero di blocchi inviati dipende dall'accumulo verificatosi nelle chiamate precedenti e dal fatto che al plugin non arriva una quantità di dati costanti.

Possiamo affermare comunque che sfruttando l'invio di una quantità di dati costanti, rappresentanti un certo intervallo di tempo, si riesce ad ottenere una temporizzazione dell'intero sistema BCI2000 che in media si posiziona nell'intorno della temporizzazione dettata dal plugin che è di 1/16 di secondo per ogni blocco dati processato.

MODIFICHE DA EFFETTUARE ALLA CATENA DI FILTRI DI BCI2000


Attualmente la catena di filtri del modulo di BCI2000 è suddivisa nel seguente modo:

1)un filtro spaziale

2)un filtro di Trigger che si occupa di rilevare gli inizi delle stimolazioni tramite l'analisi del segnale proveniente dal fototransistor

3)un filtro che si occupa di accumulare più forme d'onda p300 relative alla stessa stimolazione e tra queste farne la media

4)un filtro di classificazione

5)un filtro di normalizzazione


Si vuole modificare sia la sequenza di filtri che il funzionamento di alcuni di questi nel seguente modo:

1)filtro spaziale

2)filtro di Trigger che determina in maniera automatica, tramite una fase iniziale dettata dal modulo applicativo, il valore di soglia per distinguere gli istanti di tempo in cui il riquadro è nero oppure bianco

3)un filtro che si occupa solamente di accumulare le forme d'onda p300

4)filtro di classificazione

5)filtro che effettua la media dei valori in uscita dal filtro di classificazione

6)un filtro di normalizzazione


MODIFICHE DA EFFETTUARE AD UNO SPELLER P300 IN MODO DA RENDERLO CONPATIBILE CON LE CARATTERISTICHE DEL MODULO FILTRO

Per quanto riguarda il modulo applicativo bisogna introdurre un riquadro posto nell'angolo superiore destro dello schermo e farlo variare (bianco/nero) ogni qual volta viene effettuata una stimolazione e, prima dell'inizio della sequenza di stimolazioni, introdurre una fase preliminare in cui si fa variare (bianco/nero) il riquadro per un tempo totale preimpostato in modo da poter far determinare in maniera automatica dal filtro di Trigger il valore di soglia che permette di distinguere se siamo in fase di stimolazione (riquadro nero) o in fase di non stimolazione (riquadro bianco). Terminata la fase di taratura del valore di soglia, lo speller può effettuare la sua sequenza di stimolazioni.

Per le modifiche da effettuare al modulo applicativo di BCI2000 quando questo deve comunicare tramite protocollo UDP con un altro applicativo che effettua le stimolazioni su una differente macchina Linux si è invitati a visionare la relativa discussione di Roberto Massimini.